Conto corrente non tracciabile: è possibile?

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Se vuoi scoprire qualche informazione sul conto corrente non tracciabile, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo ogni cosa nel dettaglio.

Conto corrente: cos’è

Il conto corrente è uno strumento bancario che può essere adoperato sia da individui privati che da imprese. I primi usano questo sistema soprattutto per depositare il proprio denaro e per far confluire sul conto lo stipendio; i secondi invece lo adoperano per gestire e monitorare le entrate e le uscite dell’azienda.

Denominato anche c/c, il conto corrente è legato ad una banca ed il depositario titolare viene chiamato correntista. Con un conto corrente si possono addebitare anche le utenze, fare dei versamenti e dei prelievi e monitorare il tutto tramite l’home banking o il mobile banking.

Il conto corrente rappresenta quindi una forma di risparmio tutelata in modo tale da far risultare tutte le somme sempre in trasparenza nel rispetto delle norme di antiriciclaggio. I conti si possono aprire presso molti istituti bancari e ciascuno offrirà dei servizi maggiori in base alle proprie esigenze. Ad esempio, le aziende potranno vantare di servizi aggiuntivi molto utili per monitorare nel dettaglio il proprio traffico.

Conto corrente non tracciabile: cosa significa

Il conto corrente di regola, come anche le carte di credito, è tracciabile. Questo significa che si tratta di tipi di depositi bancari controllati dal fisco. Ciascun conto infatti è intestato ad un utente che, al momento dell’apertura dello strumento, dovrà fornire tutti i suoi dati personali. In questo modo ogni transazione avvenuta sul conto potrà essere controllata e ciascun movimento verrà inviato all’Agenzia delle Entrate.

In questo modo gli appositi enti di controllo potranno monitorare il reddito dell’individuo o dell’azienda. La tracciabilità fiscale è relativa invece alle carte prepagate, sia quelle ricaricabili che quelle non ricaricabili, e sono collegate direttamente al codice fiscale del proprietario. Ma ad essere tracciati dal fisco sono anche i conti correnti non collegati ad un IBAN, come i conti delle aziende.

Tuttavia in pochi sanno che può esistere anche il conto corrente non tracciato. Si tratta di carte anonime che non riportano alcun dato del titolare, e quindi il nome dell’intestatario non compare.

Carte usa e getta: la differenza

Si parla di carte usa e getta per indicare quelle carte non collegate ad alcun conto corrente bancario. Queste tipologie di carte possono essere usate solo per gli acquisti online o in alcuni negozi con il POS. Si potrà attivare questa carta in tabacchiera o nei supermercati e su di esse non troveremo mai il nome del titolare.

Infatti il possessore resta anonimo. Questo perché le carte usa e getta non sono intestate a nessuno, non vi è alcun dato sulla carta d’identità del titolare. Viene denominata anche carta prepagata anonima.

Queste carte non sono ricaricabili quindi possono essere usate fino a che non esaurisce l’importo contenuto.

Vantaggi del conto corrente non tracciato

Le carte prepagate non tracciabili sono preferite da chi vuole garantire la propria privacy. Le agenzie delle entrate però non sono molto favorevoli all’utilizzo di questi strumenti poiché aumentano i rischi delle evasioni fiscali e delle truffe. In Italia infatti vengono emesse solo carte prepagate anonime usa e getta oppure quelle collegate ad altri strumenti di pagamento.

Tuttavia le carte prepagate usa e getta non consentono di fare dei prelievi agli sportelli automatici bancari, ma solo di fare acquisti online.

Conto corrente non tracciabile: è possibile?

In Italia non sempre sarà possibile avere un conto corrente non tracciabile con un IBAN. Per questioni di sicurezza si tratta di tipologie di carte non accettate da molte banche.

All’estero sarà invece possibile trovare un numero maggiore di queste carte non tracciate. Invece esistono le carte prepagate anonime, come abbiamo già potuto vedere nei paragrafi di sopra. Queste, a differenza dei conti correnti, possono essere usati da chiunque ne sia in possesso e non solo dal titolare. Questo perché non sono collegate al nome di un possessore.

Potremo trovare le carte anonime in vari formati, quelle da 50 euro, da 100 euro o da 200 euro. Ma molte possono superare anche quella cifra. Di solito queste carte possono essere usate solo nel negozio che ce le ha vendute.

Cosa controlla di più il Fisco

Il Fisco controlla tutti i movimenti dei conti correnti quindi in Italia è davvero impossibile pensare all’esistenza di un conto corrente non tracciato. Tra i movimenti monitorati di più ci sono i prelievi, i versamenti e i bonifici. Ma comunque vengono fatti sempre grandi controlli soprattutto con un flusso di grandi somme.

Il Fisco controlla in modo impeccabile ogni movimento che avviene all’interno di un conto corrente quindi sarebbe impossibile pensare in Italia ad un conto che non sia tracciato.

Conclusione

Pensare ad un conto corrente non tracciato quindi è impossibile in Italia. Stando ai vari controlli fiscali non sarà possibile, in caso contrario esistono le carte prepagate anonime che consentono di eseguire le varie operazioni senza che vi sia traccia dei dati personali del titolare.