Mutuo e conto corrente, come organizzarsi e come fare per risparmiare

Indice dei contenuti

Se vuoi capire come organizzarsi per avere il mutuo e il conto corrente insieme, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo tutto ciò che occorre sapere su questi due prodotti finanziari.

Mutuo e conto corrente: come organizzarsi

Quando si apre un mutuo, di solito la banca chiede di aprire anche un conto corrente che sia collegato ad esso. Molti clienti non sanno sempre se si tratta di una opzione obbligatoria oppure se si può fare anche diversamente. Allora scopriamo insieme come organizzarsi col mutuo e il conto corrente insieme.

La normativa dichiara che nessuna finanziaria può obbligare il cliente a fare un mutuo e ad aprire in contemporanea anche un conto corrente. Sicuramente questo strumento renderà più semplice l’accredito della rata e anche il suo rimborso da parte del beneficiario del mutuo. Quindi spesso la banca preferisce che il richiedente di un mutuo abbia anche un conto aperto. Ma il DI 201/2011 vieta di fatto l’applicazione dell’obbligo. Nello stesso modo, non c’è l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa con un mutuo o un qualsiasi tipo di prestito. Il cliente perciò potrà sempre rifiutare tale obbligo.

Ma avere un conto corrente quando si avvia un mutuo ha anche molti aspetti positivi. Vediamo quali.

Mutuo e conto corrente: perché conviene

Ci sono molti vantaggi nell’aprire il conto corrente con un mutuo, per questo bisogna organizzarsi. Scopriamo perché.

Innanzitutto occorre dire che con un conto aperto, l’addebito delle mensilità del mutuo avverrà in modalità automatica. Questo significa che i costi di istruttoria saranno ridotti e il beneficiario non dovrà neanche ricordarsi in modo categorico ogni scadenza per timore di ricevere dei protesti per il ritardo nei pagamenti.

Inoltre il vantaggio sta anche nel fatto che la finanziaria potrà applicare degli sconti in base allo spread del prestito sull’apertura di un nuovo conto corrente. Ma per ultimo precisiamo anche che se il cliente non attiva il conto corrente non significa che non potrà ricevere il mutuo. Però la finanziaria potrà avere la discrezione di scegliere se accettare o meno il finanziamento.

Il beneficiario del mutuo potrà comunque decidere di addebitare la mensilità del finanziamento sul proprio conto corrente aperto presso una banca diversa da quella che ha erogato il credito. Potrà anche scegliere di disattivare il conto corrente in pieno piano di ammortamento. La finanziaria infatti non potrà negare nessuna delle due situazioni descritte.

Conto corrente per mutuo: quando si deve fare e cosa dice la legge

Molti istituti finanziari chiedono di aprire un conto corrente quando si avvia un mutuo. Come abbiamo già spiegato nei paragrafi precedenti, questa opzione non è un obbligo, infatti si può legalmente rifiutare. Pertanto se una finanziaria rifiuta una richiesta di mutuo fino a che non si apre un conto corrente bisogna diffidare della stessa.

Se all’inizio c’era molta incomprensione e non ci si poteva fare affidamento sulla normativa, le cose sono iniziate a cambiare nel 2011. Dal 2011 infatti si è ufficializzato il fatto che obbligare ad aprire un conto corrente per richiedere un mutuo è una pratica non legale.

Molte banche avanzano l’ipotesi che in mancanza di un conto aperto non si possa addebitare le rate del mutuo, consigliando quindi al cliente di provvedere all’apertura.

Ma in realtà molti studiosi pensano che questa pratica rappresenta solo un tentativo della finanziaria di tenere sotto controllo la liquidità del cliente e anche un modo per assicurarsi che il rimborso delle mensilità avvenga in tempi corretti.

Quando si può fare e quando è illegittimo

Le società finanziarie quindi possono sempre chiedere di aprire un conto corrente, ma è scorretto chiederlo quando la banca fa credere al cliente che se non apre il conto non potrà ricevere il mutuo. Quindi il beneficiario del mutuo potrà sempre scegliere se accettare o meno l’offerta.

Una causa legittima è quando si applicano delle spese in caso di “rid” per pagare delle mensilità molto elevate, soprattutto se si ha un conto proveniente da un’altra banca.

Quando si deve calcolare il risparmio

Esistono delle società finanziarie che per spingere i richiedenti ad avviare un mutuo con l’apertura del conto corrente per potervi accreditare lo stipendio, offrono delle soluzioni migliori per il mutuo, riducendo anche lo spread.

Ma prima di accettare sarà sempre meglio fare un confronto diretto con le varie soluzioni, valutare il taeg. Dal 2011 le finanziarie sono anche obbligate a inserire i costi previsti per l’apertura del conto corrente collegato al mutuo e quindi si potranno calcolare anche le spese complessive del piano di ammortamento, quindi delle rate del finanziamento. In questo modo dall’inizio del pagamento fino alla fine il beneficiario del mutuo saprà sempre quanto dovrà pagare ogni mese per il rimborso e non avrà alcuna sorpresa dietro l’angolo.

Se si ha già un conto corrente, sarà invece consigliato fare un calcolo approssimativo per capire se è più conveniente quello già in possesso o se è più vantaggioso aprirne uno nuovo.

Conto corrente: cos’è

Prima di concludere questa guida, sarà opportuno fare anche un’analisi su cosa è davvero un conto corrente. Il conto è uno strumento bancario o anche di un altro istituto finanziario. Si tratta di un modo per depositare i propri averi, e quindi le entrate, e per monitorare anche le uscite attraverso diversi sistemi.

Il conto corrente viene usato per ricevere l’accredito dello stipendio o della pensione, viene adoperato poi per emettere i bonifici Sepa, per fare dei versamenti da un conto corrente all’altro. Poi si possono usare anche per fare i prelievi presso gli sportelli atm dello stesso circuito bancario o di un diverso circuito. A volte le diverse operazioni possono anche prevedere dei costi, come le spese ad ogni commissione o all’emissione dei bonifici. Inoltre nella maggior parte dei casi bisogna anche pagare un canone annuale che servirà per coprire i costi di gestione.

Le banche spesso offrono anche una carta di credito o di debito inclusa che consentirà di portare sempre con sé il denaro. Inoltre sarà possibile gestire il tutto dal cellulare tramite il mobile banking o dal pc tramite l’home banking, degli strumenti digitali per controllare i propri risparmi da ogni postazione.