ISEE: come fare il calcolo della giacenza media conto corrente?

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Quando ci accingiamo a preparare la dichiarazione Isee, dobbiamo indicare sia la giacenza media che il saldo del nostro conto corrente e del libretto postale. Ma come si calcolano? Questi due elementi risultano fondamentali quando i contribuenti fanno domanda per il rilascio dell’Isee tramite la dichiarazione sostitutiva unica che rappresenta la strada per ottenere le agevolazioni dello Stato. Parliamo di prestazioni assistenziali e di sostegno al reddito.

Con la riforma Isee e l’arrivo dei nuovi modelli della dichiarazione sostitutiva unica si è cercato di capire quali siano realmente le famiglie che hanno necessità di supporti economici, nonché di assistenza. L’obiettivo dello Stato è anche dare la caccia ai finti poveri. In questo articolo vedremo quindi cosa si intende e come funziona la giacenza media del conto corrente Isee 2019. Insieme scopriremo a cosa serve e come si calcola. Dal primo settembre 2019 partirà anche l’Isee precompilato 2019 Inps.

Nuovo modello Isee 2019

Nel nuovo modello Isee, tra i dati che vanno dichiarati, c’è quello del patrimonio mobiliare. Questi elementi vanno indicati nel modulo Fc.1-Quadro Fc2 e riguarda il possesso di conti correnti bancari e postali, Titoli di Stato, rapporti finanziari posseduti all’estero, partecipazioni azionarie posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui viene presentata la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica).

Se la dichiarazione sostitutiva unica è stata richiesta nel mese di febbraio allora le informazioni relative al patrimonio mobiliare per il calcolo delle nuove soglie Isee 2019 sono quelle possedute fino al 31 dicembre del 2018.

La prima parte del quadro deve essere compilata per legge. La seconda sezione, invece, va lasciata vuota se non si detengono rapporti finanziari. In questi casi bisogna barrare proprio la casella in cui si dichiara che non si è stati in possesso di un conto corrente bancario o postale a proprio nome, buoni postali o altri titoli. Ecco più precisamente le istruzioni date dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito alle voci da inserire:

  • Conto corrente bancario o postale: bisogna segnare il saldo contabile attivo al lordo degli interessi al 31 dicembre 2018 per l’Isee 2019;
  • I titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati: anche qui bisogna indicare il loro valore fino alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello della presentazione della dichiarazione sostitutiva unica;
  • Azioni o quote di investimento collettivo di risparmio sia italiani che esteri: va indicato il valore relativo alla data del 31 dicembre dell’anno precedente;
  • Partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati, non regolamentati o di società non azionarie;
  • Somme di denaro o beni non relativi all’impresa, affidate ad un gestore patrimoniale;
  • Strumenti e rapporti finanziari, polizze assicurative sulla vita e/o di capitalizzazione, fatta eccezione per i contratti di assicurazione sulla vista misti che alla data del 31 dicembre risultano non riscattabili dall’assicurato;
  • Valore del patrimonio netto per le imprese individuali in contabilità ordinaria: va indicato il valore delle rimanenze finali e del costo dei beni ammortizzabili per le imprese individuali in contabilità semplificata.

Giacenza media Isee 2019: come si calcola sul conto corrente

La giacenza media del conto corrente bancario e postale è entrata a far parte nel calcolo Isee con l’avvento della riforma. I contribuenti che intendono dunque ottenere il rilascio della dichiarazione sostitutiva unica, sono tenuti a dichiarare due dati molto importanti relativi al patrimonio mobiliare. Stiamo parlando del saldo e della giacenza media.

Per giacenza media annua del conto corrente si intende la somma di denaro che il contribuente possiede in un periodo preciso dell’anno e dunque l’importo medio che risulta depositato sul conto.

Questo dato va inserito nel modello Isee e più precisamente nel Quadro FC.2 (prima sezione): depositi e conti correnti bancari e postali. Bisogna in questo caso segnare il tipo di rapporto finanziario posseduto dal contribuente e l’ammontare del saldo contabile attivo.

La giacenza media è uno di quei documenti Isee che va portato obbligatoriamente al Caf o al commercialista.

Per procedere al calcolo Isee 2019, l’utente deve quindi rendere noto l’importo che risulta depositato sul conto in modo da stabilire la giacenza media che viene determinata in base agli estratti conto. La somma delle giacenze giornaliere va poi divisa per 365.

Facciamo un esempio di calcolo della giacenza media. Ecco come dobbiamo fare:

  • Calcolare le giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno;
  • Moltiplicare le singole giacenze giornaliere per i giorni in cui sono rimaste costanti;
  • Sommare gli importi ottenuti;
  • Dividere il risultato per 365 giorni.
    Il calcolo sarà fatto in questo modo allora:
  • 100 giorni X una giacenza giornaliera di 1000 euro = 100.000
  • 15 giorni X una giacenza giornaliera di 700 euro = 10.500
  • 250 giorni X una giacenza giornaliera di 2000 euro = 500.000
  • Somma di 100.000 + 10.500 + 500.000 = 610.500
  • Divisione di 610.500 / 365 = 1673 euro giacenza media

Nell’estratto conto il contribuente deve cercare quelli che sono i numeri creditori che però spesso possono essere indicati anche sotto altro nome in base al tipo di banca (calcolo delle competenze, calcolo degli interessi, riassunto scalare, scalare per valuta, eccetera). Una volta presi tutti gli estratti conto bancari o postali dell’anno possiamo ottenere la giacenza media. Questi numeri creditori totali vanno prima sommati e poi divisi per 365 così da ottenere l’importo della giacenza media.

Se il conto corrente risulta cointestato allora la quota di saldo e giacenza media risulta equivalente al 50% se sono due i titolari del conto. Se i titolari del conto sono tre, la quota da indicare è uguale al 33,3%.

Quando dobbiamo conteggiare la giacenza media Isee sul conto corrente, dobbiamo dunque calcolare le  giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno. Se la giacenza è di 100 euro e i giorni sono 100, ecco che 100 x 100 = 10.000 euro. A questo punto andremo a moltiplicare le singole giacenze giornaliere per i giorni in cui sono rimaste costanti, quindi se la giacenza è di 70 euro e i giorni sono 15, 70 x 15 = 1.050 euro, giacenza di 20 euro e giorni 250, 20 x 250 = 5000 euro. Ottenuti gli importi, li dobbiamo sommare ottenere la giacenza totale per cui: 10.000 + 1.050 + 5000 = 16.050. La giacenza totale va divisa per 365 giorni: 16.150/365 = 43,97 arrotondamento a 44 euro. La giacenza media sul conto corrente è pari a 44 euro. E’ questo il dato che va indicato nel modello Isee.

La dichiarazione

Vediamo insieme come compilare al meglio i moduli relativi al saldo e alla giacenza media del conto corrente sull’Isee 2019. Questi dati vanno inseriti nel Quadro FC.2, prima sezione: “depositi e conti correnti bancari e postali”. Prima l’utente, però, deve fare qualche altra cosa. Bisogna segnare nella colonna denominata “tipo-rapporto” il codice relativo alla tipologia di rapporto finanziario posseduto. Più specificatamente bisogna scegliere, così come spiegato nelle istruzioni alla compilazione della dichiarazione sostitutiva unica, tra:

  • Codice 01: se si tratta di conti correnti bancari o postali. Con questo codice si indicano anche i conti in valuta, vincolati o di pagamento.
  • Codice 03: se il contribuente è titolare di Conto deposito a risparmio libero/vincolato ivi compresi i libretti al portatore e nominativi sia postali che bancari.
  • Codice 09: se si tratta di conto terzi individuale/globale, ossia conti aperti temporaneamente od occasionalmente per effettuare determinate operazioni. Questi possono essere individuali cioè intestati al cliente o globali se in essi confluiscono importi derivati da operazioni a nome di diverse persone come ad esempio i ricavi di cedole, diritti di custodia o di recupero assegni smarriti, rubati o pagati per
    errore.

Una volta che è stato indicato il codice che segnala il tipo di rapporto finanziario che si possiede, sia in Italia che all’estero, bisogna indicare il codice fiscale dell’operatore finanziario, l’importo del saldo contabile attivo al lordo degli interessi al 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui è stata presentata la dichiarazione sostitutiva unica e la giacenza media annua relativa allo stesso anno.

Ci si troverà poi dinanzi ad una nuova tabella composta da due colonne. Qui bisogna scrivere la data di inizio e di fine del rapporto nel caso in cui sia stato aperto o chiuso durante il 2018. Alla fine della prima sezione del quadro patrimonio immobiliare FC.2 ISEE c’è poi la tabella per tutti quei contribuenti che hanno avuto più di un conto corrente aperto a proprio nome.

Tutti i dati relativi al patrimonio mobiliare del contribuente sono obbligatori e vanno inseriti sia nel modello Isee mini che nella versione semplificata.

Stesso discorso per chi lo usa per ottenere agevolazioni quando nella famiglia di chi richiede la dichiarazione sostitutiva unica c’è DSU una persona diversamente abile, uno studente universitario, oppure un contribuente che non ha l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi o se i genitori non sono conviventi.

Nella sezione I del quadro FC 2 ISEE vanno messi questi dati: codice rapporto finanziario;
codice fiscale della banca o posta su cui è appoggiato il conto corrente; importo saldo contabile; giacenza media; data inizio e fine rapporto se aperto o chiuso nel corso del 2018. C’è anche la colonna dedicata ai contribuenti che hanno più di un conto corrente intestato. Qui bisogna inserire le somme dei saldi e delle giacenze, nel caso in cui il soggetto contribuente alla data del 31 dicembre risulti intestatario di più conti correnti aperti a suo nome, cointestati o per conto di terzi. Ecco allora che se la differenza tra il saldo di tutti i conti A e di tutte le giacenze B risulta positiva, l’Isee si calcola sul saldo mentre se la differenza è negativa, l’Isee viene calcolato sulla giacenza media.