Indice dei contenuti
- 1 Libero o vincolato?
- 2 Conto corrente vincolato a garanzia
- 3 Conto corrente vincolato a favore di terzi
- 4 Conto corrente vincolato a pegno
- 5 Come scegliere il conto più adatto
Quando si sceglie di aprire un conto deposito si ha chiaramente l’obiettivo di voler fruttare degli interessi sul patrimonio che è stato investito. Con questi conti correnti bancari è possibile eseguire prelievi e versamenti di denaro mentre bonifico su altri conti, assegni, carte di credito e prelievo con bancomat non sono operazioni consentite. I conti deposito non prevedono spese e sono caratterizzati da un tasso di interesse molto più alto rispetto ai conti correnti tradizionali e ai titoli di stato. Il conto deposito può essere sia libero che vincolato. Scopriamo insieme le differenze per poi analizzare cos’è un conto corrente vincolato a favore di terzi, a pegno e a garanzia. Restate sintonizzati!
Libero o vincolato?
Si parla di conto deposito libero quando si può accedere alla somma di denaro che abbiamo depositato senza alcun problema e soprattutto mantenendo sempre un buon rendimento. Questa formula è rivolta in particolare a chi intende poter prelevare in qualsiasi attimo il denaro depositato sul conto corrente bancario soprattutto perché possono insorgere imprevisti o spese urgenti.
I conti deposito liberi più gettonati sono quelli che permettono soltanto operazioni di versamento e di prelievo di denaro.
Si tratta, dunque, di una formula adatta a chi voglia prelevare soldi in qualsiasi momento senza alcuna restrizione o vincolo. Il discorso cambia quando abbiamo a che fare con un conto deposito vincolato. Si tratta naturalmente di una soluzione più vantaggiosa sul fronte dei rendimenti che sono di gran lunga più elevati.
Con il conto deposito vincolato i soldi depositati non possono essere prelevati fino alla scadenza indicata dal vincolo.
Se però il titolare del conto decide di recedere anticipatamente il contratto, non è raro che le banche possano applicare delle penali. Ci sono anche istituti di credito che non conteggiano gli interessi maturati sino a quella data. Insomma una bella beffa! Chi decide, infatti, di investire il proprio denaro in un conto deposito vincolato, deve anche essere sicuro che non dovrà aver necessità di prelevare quel denaro per tutta la durata del vincolo. Solitamente parliamo di un periodo compreso tra uno e i tre anni.
Chi opta per un conto deposito vincolato intende poter usufruire di tassi di rendimento migliori rispetto a chi sceglie un conto deposito libero.
Sia la durata del vincolo che il tipo di tasso di interesse vengono stabiliti al momento della sottoscrizione del contratto quando viene aperto il conto deposito. La caratteristica più importante dei conti deposito, sia che siano liberi o vincolati, è che il denaro investito è garantito. Ciò vuol dire che il capitale depositato non subirà cambiamenti anche in caso di oscillazioni del mercato finanziario.
Conto corrente vincolato a garanzia
Si parla di conto corrente vincolato a garanzia per indicare un conto collegato ad un contratto di pegno. Questo può essere caratterizzato da titoli, strumenti finanziari o da liquidità.
Il conto corrente vincolato a garanzia è una formula rivolta ai clienti privati e alle famiglie che hanno sottoscritto con l’istituto bancario un contratto di pegno di titoli, strumenti finanziari o denaro.
Con il conto corrente vincolato a garanzia non è possibile usufruire di servizi, quali: carte di credito, carte di debito, domiciliazione delle bollette, fido, eccetera. Si può procedere con assegni e bonifici solo in alcuni casi.
Conto corrente vincolato a favore di terzi
Un’altra strada possibile è quella di stipulare un contratto di conto deposito bancario ma a vantaggio di un altro soggetto. Come si fa? Possiamo intestare, ad esempio, il libretto di risparmio nominativo ad un figlio, un nipote ma con la nota che il deposito è stato fatto dallo stipulante o possiamo intestare il libretto a noi ma stabilire che i pagamenti della banca siano effettuati a favore di terzi. Anche in quest’ultimo caso, infatti, il soggetto terzo può essere considerato il vero titolare del deposito sul fronte economico.
Conto corrente vincolato a pegno
Passiamo infine al conto corrente vincolato a pegno che è un conto che consente di gestire il denaro o altri strumenti finanziari vincolati in base a uno o più contratti di pegno stipulati dal cliente a favore della banca quale garante. Con questa soluzione non si può beneficiare di servizi quali: carte di debito, carte di credito, assegno. Questo conto corrente rappresenta uno strumento utile per custodire i propri risparmi.
Come scegliere il conto più adatto
Cosa scegliere allora tra conto deposito libero e vincolato? La risposta in realtà è soggettiva: bisogna prendere in considerazione le esigenze e le capacità economiche dei risparmiatori prima di poter affermare con certezza quale dei due conti sia migliore. Chi decide di depositare il proprio capitale deve prima analizzare le finalità del suo investimento e i tempi del vincolo. E’ chiaro che un conto deposito vincolato abbia un tasso più vantaggioso rispetto a quello libero ma ci sono poi delle restrizioni che vanno rispettate. Se si decide di prelevare il denaro prima della scadenza fissata nel contratto, il tasso di interesse agevolato andrà perso.
Il conto deposito vincolato può avere anche una durata di 36 mesi. Il contratto, dunque, presenta una durata inferiore rispetto a quella di un conto deposito libero.
Con il conto deposito libero è possibile fare versamenti, prelievi, crediti e addebiti. Il conto deposito vincolato rappresenta invece una sorta di salvadanaio: tutte queste operazioni non si possono effettuare. Non comportano spese di apertura né di gestione: l’unico costo che va affrontato è quello dell’imposta di bolla. Un conto deposito senza vincoli può avere una durata compresa tra i tre e i dodici mesi.
Altra cosa importante da valutare al momento dell’apertura del conto deposito è l’aspetto della sicurezza. Oggi i depositi sono garantiti infatti dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi anche in caso di fallimento dell’istituto bancario. Non bisogna dunque temere per i propri risparmi depositati su un conto deposito vincolato o libero. Non andranno mai persi. Niente panico, allora, per i risparmiatori principianti. Le somme vengono sempre garantite fino al valore di centomila euro per ciascun intestatario di conto. Ora non vi resta, in base alle rispettive esigenze personali ed economiche, che fare la vostra scelta tra conto corrente libero o vincolato a favore di terzi, a pegno e a garanzia.